Il fumo è un vizio pericoloso. Tutti sanno che molte delle sostanze di cui sono costituite le sigarette sono cancerogene, ma vengono spesso trascurati gli altri aspetti nocivi del fumo. Ad esempio, fumare provoca irritazione a livello dell’apparato respiratorio, che aumenta l’incidenza di infezioni e può causare dolori al torace e bronchite cronica, aumenta la pressione arteriosa e il rischio di infarti, peggiora la circolazione causando un invecchiamento precoce della pelle, impotenza negli uomini e minore fertilità nelle donne.
Questi sono solamente alcune delle controindicazioni associate al fumo. Ma perché allora è così difficile smettere di fumare? E quali metodi funzionano?
Perché smettere di fumare: quali sono i benefici
Dopo anni da fumatore, può essere difficile spegnere l’ultimo mozzicone; peggio ancora, può sembrare inutile. Gli studi scientifici, invece, dimostrano che se smettere di fumare prima di giungere a 30 anni evita il 90% dei rischi legati al fumo, anche coloro che smettono dopo 40 anni da tabagista possono riscontrare degli effetti benefici e prolungare la propria aspettativa di vita.
Cosa succede quando si smette? Sono sufficienti 20 minuti dall’ultima sigaretta perché si stabilizzino i livelli di pressione. Dopo due giorni, gusto e olfatto mostrano una sensibilità aumentata. Successivamente, migliorano la congestione nasale e la tosse solitamente associate al fumo. Compaiono inoltre altri effetti positivi, ad esempio sui capelli e sulla pelle: smettere di fumare, infatti, riduce le rughe e ringiovanisce il viso. Inoltre, grazie al miglioramento nella circolazione, abbandonare le sigarette migliora l’erezione nell’uomo. In generale, dopo un anno si riduce il rischio di disturbi cardiovascolari, mentre sono necessari ben cinque anni per ridurre il rischio d’infarto e di tumore, e peraltro è necessario il triplo del tempo perché questo sia pari al rischio nei non fumatori.
Non mancano perciò i buoni motivi per smettere il prima possibile, ma qual è il miglior metodo? E quali sono, d’altro canto, le conseguenze negative a cui si va incontro quando si decide di smettere?
Quali effetti immediati ha smettere di fumare: sintomi e difficoltà
È noto che smettere di fumare è difficile, ma sono poco conosciuti i sintomi e gli effetti dell’ultima sigaretta. Nonostante i numerosi vantaggi, smettere ha anche degli effetti collaterali, legati all’astinenza da nicotina, una vera e propria malattia riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Uno dei più conosciuti svantaggi di smettere di fumare è che notoriamente questo fa ingrassare. Ciò è dovuto in parte all’assenza dell’effetto delle sigarette di velocizzare il metabolismo, ma soprattutto all’aumento del senso di fame dovuto al minor rilascio di neurotrasmettitori che precedentemente venivano stimolati dalla nicotina. Clicca sul link qui sotto per visitare unafarmacia24.com. Si tratta comunque di una condizione temporanea, che tende a regredire nel giro di due settimane.
Tra gli effetti indesiderati della sindrome d’astinenza sono presenti irritabilità, mal di testa, insonnia e stitichezza. Quanto durano questi fastidi? I giorni critici iniziano dopo le prime 24 ore, raggiungendo il picco dopo una settimana, e possono durare 2-4 settimane, fintanto che il corpo non è completamente depurato dalla sostanza.
Come smettere di fumare senza farmaci
Sono molte le tecniche che possono essere impiegate per abbandonare per sempre il tabacco. Spesso, coloro che dicono “non riesco a smettere” sono solamente persone che non hanno ancora trovato la giusta motivazione per farlo, come ad esempio quella di essere in gravidanza o di aver iniziato a sviluppare problemi medici gravi, o il metodo più adatto.
Ma come fare per smettere di fumare: è meglio interrompere di colpo o provarci gradualmente? Le ricerche in medicina sembrano mostrare che abbandonare la sigaretta da un giorno all’altro sarebbe leggermente più efficace. Ciononostante, ogni ex-fumatore ha i propri metodi.
Se non vuoi ricorrere alle pillole, tra i consigli di chi ci è passato puoi trovare anche molti rimedi naturali, come per l’agopuntura o l’ipnosi, praticate ovviamente da un medico specializzato in queste tecniche, per la durata di qualche settimana.
È inoltre possibile ricorrere ai centri antifumo, per ottenere un supporto psicologico e una pianificazione di intervento personalizzata. Molto popolare è anche l’utilizzo di un libro di Allen Carr, “È facile smettere di fumare se sai come farlo”. Questo libro non impiega trucchi complessi, ma agisce sul versante psicologico, smantellando le motivazioni del fumatore e inducendolo così a smettere. Inoltre, secondo le testimonianze di alcuni lettori, la buona riuscita è ottenuta senza ingrassare, senza crisi di astinenza e senza particolari sacrifici.
Altri rimedi per chiudere con il fumo
Se le tecniche che si basano sulla motivazione e su terapie non farmacologiche non dovessero funzionare, non disperare. Si possono infatti trovare in commercio molte altre soluzioni. Una che sta spopolando è quella di passare alla sigaretta elettronica per sostituire le comuni sigarette industriali. La sigaretta elettronica, infatti, aiuta a smettere perché, permettendo di mantenere la gestualità e le abitudini del fumatore, come la possibilità di avere una “pausa sigaretta”, non priva dell’aspetto psicologico del fumare. Inoltre, la sigaretta elettronica può contenere o meno nicotina al proprio interno.
Per i casi più estremi, invece, è possibile ricorrere ai farmaci. Alcuni di questi sono privi di nicotina, ma ne mimano l’effetto nell’organismo e si trovano sotto forma di pastiglie per il rilascio prolungato. È indicato per coloro che soffrono di una forte astinenza fisica il farmaco nicotinico, cioè un preparato che fornisce nicotina ma in quantità minori rispetto alle sigarette. Questo tipo di cura è disponibile in cerotti, spray per bocca o gomme da masticare.
Tutte queste soluzioni possono aiutare i fumatori a prediligere la propria salute a questo brutto vizio e vivere più a lungo per i propri cari e per sé stessi.